Conversazione online tra lo scrittore Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2006 e 2020 e del Premio Campiello 2000, e Andrea De Luca, scrittore e docente di lingua e letteratura italiana.
Sandro Veronesi nasce a Firenze nel 1959. Dopo un percorso di studi in architettura, opta definitivamente per la scrittura a 29 anni: il suo romando d'esordio, Per dove parte questo treno allegro, esce nel 1988, e poco dopo seguono Gli sfiorati (1990) e Venite, venite B52.
Il suo percorso nella letteratura si accompagna alla pubblicazione di raccolte di interviste (Cronache italiane, 1992, e Live, 1996), inchieste (Occhio per occhio, 1992, sulla pena di morte nel mondo), e articoli giornalistici (Superalbo, 2002). Collabora con Rai3, per cui è autore e conduttore del programma Magazzini Einstein, e con numerose riviste letterarie e quotidiani italiani.
Nel 2000 pubblica La forza del passato, che gli vale il Premio Campiello e che viene tradotto in 15 lingue, prima di essere portato sul grande schermo da Piergiorgio Gay, nell'omonimo film (2002).
Nel 2006 vince il suo primo Premio Strega con il romanzo Caos calmo, da cui due anni più tardi nascerà l’omonimo film di Nanni Moretti.
Continua a scrivere instancabilmente (Brucia Troia, 2007; Terre rare, 2014; Non dirlo. Il Vangelo di Marco, 2015; Un dio ti guarda, 2016; Cani d'estate, 2018) e nel 2019 arriva Il Colibrì. Dopo essere stato votato come "Libro dell'anno" nella Classifica di Qualità de "La Lettura", inserto culturale dello storico quotidiano italiano "Corriere della Sera", Il Colibrì vince il Premio Strega 2020: Sandro Veronesi diventa l'unico italiano, assieme a Paolo Volponi, ad aver ricevuto il Premio per due volte.
Andrea De Luca è laureato in Lingue, letterature e culture moderne all’Università Gabriele d’Annunzio di Pescara. Dopo diversi anni di docenza universitaria in Estonia, Francia e Slovacchia, ora vive e insegna in Belgio, dove è membro della Società Dante Alighieri di Anversa. Ha ottenuto un dottorato in Letterature comparate con una ricerca sulle origini del romanzo giallo in Italia. Autore di numerosi articoli pubblicati in Italia e all’estero, i suoi principali interessi di ricerca riguardano il romanzo d’appendice, i circoli letterari ottocenteschi di Napoli, la moderna ricezione filmica dei classici italiani e il cinema italiano di genere.
Il colibrì è tra gli uccelli più piccoli al mondo; ha la capacità di rimanere quasi immobile, a mezz'aria, grazie a un rapidissimo battito delle ali. La sua apparente staticità è frutto di un lavoro vorticoso, che gli consente anche prodezze di volo inimmaginabili, come volare all'indietro...
Marco Carrera, protagonista di questo libro, è il colibrì. La sua è una vita di perdite; il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo. Eppure non precipita: il suo è un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, rendendosi capace di straordinarie acrobazie esistenziali. Il colibrì è un romanzo sulla grande forza della vita, Carrera è un personaggio talmente vivo e palpitante da essere destinato a diventare compagno di viaggio di ogni lettore.
In lingua italiana con sottotitoli in slovacco.