L’edizione 2023 del Festival BRaK vede la partecipazione di Beatrice Salvioni,esordiente autrice del caso editoriale internazionale “La Malnata” (edito nel marzo 2023, in Italia per Einaudi e in Slovacchia per Literárna bašta, con la traduzione di Eva Mesárová; i diritti sono già stati venduti in 30 Paesi), Luca de Santis e Sara Colaone, autori del graphic novel “In Italia sono tutti maschi” (pubblicato in slovacco dall’editore BRaK, con la traduzione di Miroslava Vallová), vincitore nel 2008 del premio Attilio Micheluzzi al Comicon - Salone Internazionale del Fumetto di Napoli come “Miglior fumetto dell'anno”.
3 giugno, ore 17:00
Luca De Santis a Sara Colaone
in conversazione con Marek Hudec
Le leggi razziali dell'Italia fascista non prevedevano misure contro gli omosessuali: secondo Mussolini non ce n'era bisogno perché in Italia c'erano solo uomini eterosessuali. La realtà era ben diversa. Tra il 1938 e il 1943 molti gay italiani furono esiliati alle Isole Tremit. Quasi trecento giovani omosessuali furono così strappati alla propria vita e furono etichettati come nemici della patria. Cinquant'anni dopo, il documentarista Rocco ha seguito le orme dell'ex esule Antonio. Tuttavia, ha incontrato la riluttanza a parlare, la paura di aprire ferite e l'amarezza di vecchie lamentele.
Beatrice Salvioni
in conversazione con Andrea Makýšová Volárová
3 giugno, ore 19:00
Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lí. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.