Mostra con fotografie inedite di Paul Ronald
La grave situazione che si è creata per effetto del Covid-19 ha fatto sì che una parte della programmazione culturale dell’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava venisse cambiata o realizzata con modalità diverse. Questa mostra è il primo evento dell’attuale edizione del Festival Dolce vitaj e si svolge in una galleria a cielo aperto – in 50 citylight posizionati nelle strade del centro di Bratislava ed in 30 citylight nel centro di Kosice. In tale maniera, l’esposizione sarà fruibile da un pubblico molto ampio che dopo il periodo della “quarantena” potrà gradualmente tornare a godersi la città.
La mostra è composta da cinquanta foto inedite di scena tratte dal film capolavoro di Federico Fellini, vincitore nel 1964 del Premio Oscar per il migliore film straniero e i migliori costumi.
Ronald tramite le sue immagini racconta la vita sul set e i dietro le quinte della lavorazione del film, con molti ritratti insolitamente a colori dei protagonisti, che invece sul grande schermo compaiono in bianco e nero. Affascinanti e poetici gli scatti che immortalano Federico Fellini e Marcello Mastroianni. “Tra Fellini e Mastroianni esisteva una bella intesa. Nelle pause, tra una scena e l’altra, di tanto in tanto si appartavano, a volte chiacchierando fitto o scherzando, altre volte stando vicini e in silenzio. Quei silenzi, dal punto di vista fotografico, mi sono sempre piaciuti,” racconta il fotografo ricordandosi l’atmosfera sul set.
Tutte le immagini provengono dall’archivio privato di Antonio Maraldi, curatore della mostra e direttore del Centro Cinema di Cesena, che ricevette in dono i negativi dallo stesso Paul Ronald.
Otto e mezzo è considerato una delle opere cinematografiche più importanti di tutti i tempi. Nel film si parla della deriva esistenziale di un uomo che è anche un regista, cioè Fellini stesso, in una delle pellicole in cui si intrecciano più strettamente l’artista e il suo personaggio. I problematici rapporti con le donne (moglie e amante) ma anche la complessità di tutte le possibili relazioni sono splendidamente rappresentati in un film che è anche e soprattutto manifesto artistico. Martin Scorsese lo ha inserito nella lista dei suoi dodici film preferiti.
“Rispetto a Luchino Visconti, che richiedeva disciplina e silenzio assoluti, Fellini amava la confusione. Il suo set era molto caotico e divertente. Un giorno ha spronato i tecnici e macchinisti con un: ’Che c’avete oggi? Tutti mogi, tutti zitti. Fate un po’ di caciara!’ In questo tipo di film andava bene che ci fosse un clima festoso. Magari in altri film avrà tenuto un atteggiamento diverso. Su 8 ½ si comportava così,” racconta Ronald che era l’unico fotografo ufficiale che ha seguito tutto il processo creativo.
Il fotografo Paul Ronald, originario di Hyères, in Costa Azzurra, lavorò soprattutto con Luchino Visconti, già a partire dal film La terra trema, del 1948. Con Fellini aveva lavorato in occasione di Boccaccio ’70, per l’episodio felliniano Le tentazioni del dottor Antonio e 8 ½.
Considerato uno dei più apprezzati fotografi di scena del cinema italiano, nel corso della sua lunga carriera Ronald ha documentato un centinaio di film, scegliendo l’Italia come sua patria adottiva.
La mostra è realizzata per il 100° anniversario della nascita di Federico Fellini.
Qui troverete la mappa con i citylight:➡bit.ly/mapa-dolce-vitaj-fellini